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I volti del soccorso
2 agosto 1980 --- 2005
fotografie di Paolo Righi
fotografie storiche di Paolo Ferrari
a cura di Sara Nanni e Giuseppe Pazzaglia
testi di Franco Riboldi, Paolo Bolognesi, Teresa Alberti, Massimo Annichiarico, Susanna Legrenzi
Minerva Edizioni, Bologna, 2005 181 fotografie a colori, 112 pagine, formato cm 24 x 28 ISBN: 88-7381-125-6
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pagg. 58-59
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pagg. 60-61
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pagg. 72-73 installazione di defribillatori e formazione addetti; corso di rianimazione cardiopolmonare
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pagg. 78-79 Ospedale Maggiore di Bologna: la TAC del pronto soccorso
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pagg. 80-81 Elisoccorso su paziente con dolore toracico in casa
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pagg. 88-89 Missione dell'ambulanza al pronto soccorso di Bentivoglio
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pagg. 96-97 Ospedale Maggiore di Bologna: simulazione di incendio, intervento del GAE
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pagg. 100-101 Ospedale Maggiore di Bologna: simulazione di incendio, intervento del GAE
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pagg. 108-109 Missione dell'ambulanza 5 Bentivoglio; Ambulatorio del Pronto Soccorso di Bentivoglio
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(…) Il risultato non è solo "informazione" ma un diario febbricitante del presente, in cui l'attimo decisivo del fotografo spesso coincide con l'attimo decisivo delle operazioni di pronto intervento. Sfogliarlo nelle sue pagine a colori è come assistere a uno short-movie che registra la dimensione del tempo, la velocità di movimento, il salto tecnologico dell’Italia del Duemila. Un occhio testimone che indaga senza mai compiacere il fotogiornalismo d'assalto; è "mestiere" capace di cogliere luci ed ombre, annegandole nei neri di inquadrature perfette nelle loro sintesi espressiva. Sono strade che annunciano la tragedia; pale d'elicottero che si levano tra campi di grano; l'effetto notte della luce artificiale nelle sale di pronto intervento. E, ancora, i capelli bianchi di una anziana paziente sdraiata su una lettiga, il verde delle tute di protezione, il giallo dei respiratori. Righi scatta con l’intuito di un giornalista e l’abilità di uno sguardo addestrato all’immagine. Uno sguardo che va in profondità, raccontando "emergenza" e "normalità", "salvataggi" e "sconfitte". Senza mai dimenticare quell'umanità che fa di un "cronista" un autore. In cerca di storie. A finale aperto.
Susanna Legrenzi “Io donna - Corriere della Sera”, giornalista e curatrice indipendente
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